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La città si appresta a perdere l’ennesimo spazio verde a ridosso delle antiche mura viterbesi. La cura Frontini continua a distribuire cemento cancellando giardinetti e aiuole in favore di abbondanti marciapiedi lastricati. E’ quello che sta succedendo su viale Raniero Capocci all’incrocio di via Genova, nel giardinetto di Porta San Marco, dove da pochi giorni è stato smantellato il vecchio pratino che presto sarà sostituito da lastroni in pietra. 

Nelle immagini dei rendering che fanno da cornice alle transenne che delimitano l’area dei lavori il destino dell’area verde è visibilmente segnato: tutto si trasformerà in un piano lastricato dove non c’è spazio per aiuole ed erba. Le piante secolari di pino saranno delimitate da esigui spazi a terra, mentre tutto il resto di quello che una volta era giardino acquisirà il volto di un piazzane freddo e inusuale per le mura storiche della città di Viterbo. 

Sulla scelta di cancellare l’area verde di Porta San Marco come gruppo Per il Bene Comune presenteremo una interrogazione urgente al sindaco e alla giunta per capire le motivazioni che hanno portato a questa ennesima cementificazione delle aree storiche di Viterbo e altrettanto per capire, visto che dal rendering progettuale non è comprensibile, se l’intervento prevede l’abbattimento anche di alcuni alberi che si trovano attualmente nel giardino.

La città di Viterbo merita un’altra attenzione, i Viterbesi meritano rispetto e soprattutto condivisione delle scelte. Cancellare tutte le aree verdi su Viale Raniero Capocci significa fregarsene della storia della città in favore dell’ennesima sindrome dell’annuncio e dei nastri da tagliare. Viterbo vale molto di più di questo lento declino.