Il 2 giugno 1946 gli italiani divennero da sudditi, cittadini. Per la prima volta votarono a suffragio universale tutti uomini e donne che avevano compiuto 21 anni di età. Festa della nostra Repubblica fondata sul lavoro e sulla Costituzione. Festa di tutti gli italiani che conquistarono la democrazia, la libertà di essere costruttori e protagonisti del proprio futuro.
Oggi, il 2 giugno cade in un periodo difficile d’emergenza, dobbiamo riscoprire la forza di essere Comunita’ nazionale coesa e forte che si riconosce su valori ed ideali comuni. Comunità che condivide una bussola di valori irrinunciabili radicati nella stragrande maggioranza degli italiani. Solo cosi toglieremo alla nostra terribile crisi economica quel di più dato dalla profonda crisi morale. La pandemia ci ha fatto riscoprire il rispetto dell’ altro, la solidarietà. Il rispetto nei piccoli gesti e nei comportamenti ci ha fatto riscoprire l’ altro, i suoi diritti, i suoi bisogni, la nostra libertà che si ferma di fronte ai diritti del prossimo.
Un 2 giugno che ripone al centro come nella Costituzione il nostro impegno per il lavoro e la giustizia sociale. Impone ai politici che credono nella Democrazia di impegnarsi per il bene comune con determinazione e coerenza. Il 2 giugno festa della Repubblica nata sulla resistenza fondata sulla Costituzione, oggi più che mai ci richiama ai nostri doveri, a rifuggire l’ egoismo e gli interessi particolari, ci richiama alla coerenza ed all’onestà, per una politica che sa guardare avanti per costruire un mondo migliore che non lasci indietro nessuno. Solo in questo modo, il 2 giugno sarà sempre la festa di tutti gli italiani. Viva l’Italia, Viva la Repubblica.
di Luisa Ciambella – Capogruppo Pd, Comune Viterbo